domenica 25 novembre 2012

Ma che bella domenica

Sotterrare i vivi, quando sono morti, è un mestiere che ha i suoi lati positivi.

Il primo, e più evidente, è che i clienti non ti rompono quasi mai.

A parte le giovani vedove.

Quelle si, che rompono.

Ti chiamano se la bara pende, se perde o se gocciola, persino se si perde sono sempre lì pronte a far baccano.

Si, ne convengo, non dev'essere il massimo della vita sapere che la bara di tuo marito si è persa. Comprendo anche, quindi, il risentimento verso il beccamorto, che sarei io, responsabile dello smarrimento.

Ma chi non ha mai perso il portafogli, o le chiavi dell'auto, o che so io?

Bene, è più grave che voi perdiate il portafogli, rispetto a me che mi perdo una bara (ogni tanto, sarà capitato, che so, due volte su dieci). 

Voi col portafogli (che è vostro) ci vivete, ci pagate la spesa, le multe e la bagascia (che lo so che ce l'avete), ma io che volete che me ne faccia di una bara (che non è nemmeno mia) con dentro un morto?

La verità è che alle vedove sfugge un piccolo dettaglio della loro vedovanza: che il loro marito è fottuto, morto, andato, andalès.

Continuano a pretendere rispetto e massima cura del defunto marito, come se quello fosse rimasto impigliato in una riunione fino a tardi e fosse lì lì per rientrare da un momento all'altro.

Tutti andiamo a guardare gli steli d'erba da dietro le quinte, ma viviamo come se fossimo dotati di un'immortale immortalità.

E la verità è che io mi annoio fottutissimamente in questo mortorio di cimitero e, non avendo nulla da dire e nessuno cui dire nulla, ho deciso di aprire un blog.

Quindi vi dico arrivederci; lascio a voi decidere se volete vedermi qui sul blog o sul lavoro (grattatevi pure quanto vi pare, non mi pare abbia mai funzionato granchè, alla lunga).




6 commenti:

  1. In un posto come quello, chissà che spasso, con i fantasmi dei morti e tutto il resto (in questo momento non mi viene in mente nulla che possa essere identificato con "tutto il resto", ma prima o poi mi verrà in mente qualcosa, forse). Cioè, fossi in te io non mi annoierei manco un po'!

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  2. Caro anonimo ma tu hai perfettamònt ragione, non mi annoio neppure un po'. Piú che fantasmi et affini, però, ti assicuro che il vero spasso sono i vivi, o presunti tali, che frequentano questo luogo...

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    1. Immagino... dici quelli che vengono li a parlare con i morti? E che si dicono, che si dicono? Che fanno? :P

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  3. Ciao anonimo delle 04.35,
    in quanto giovane-vedova posso dirti che:
    1) le vedove anziane lanciano certi insulti, al defunto marito,che sembrano razzi per Saturno
    2) pur cercando di dribblare le suddette vedove anziane( a volte con successo )in genere vengo sottoposta ad un interrogatorio stile kgb sulla dipartita di mio marito.
    Il trucco stà nel raccontare a ciascuna una versione diversa dell'accaduto, con la segreta speranza di vederle accapigliarsi, tra le tombe, pur di attestare che la loro versione è quella giusta!
    ( no, non sono una vedova allegra, cerco solo un diversivo per non sbattere la testa contro i cipressi )Silvia

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  4. Ciao Silvia, se cerchi un diversivo qui ne troverai in abbondanza, se invece cerchi un detersivo ovviamente c'è l'esselunga.
    Quanto alla vedovanza...il post è tutto uno ischerzo, spero non risulti offensivo per te....

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  5. Non essendo fatta di madreperla non mi offendo neppure un po! Grazie per avermi ricordato che, in effetti, devo comprare anche il detersivo. Silvia

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